Tokio: la tree house.

TREE HOUSE - © PHOTOGRAPHER KEN`ICHI SUZUKI

La Tree House progettata dai giapponesi dello studio Mount Fuji Architects sorge a Tokyo in un’area residenziale densamente urbanizzata. Il nome del progetto rimanda allo sviluppo verticale della residenza i cui spazi, articolati attorno ad un grande pilastro centrale, riproducono la ramificazione di un albero.
La particolare promiscuità con le abitazioni adiacenti ed il consequenziale senso di “oppressione” generato dal sito, hanno portato i progettisti ad escludere una architettura a sviluppo orizzontale a favore di un disegno verticale, perché la casa potesse risultare il più isolata possibile dal contesto. TREE HOUSE - © PHOTOGRAPHER KEN'ICHI SUZUKI
“La geometria ottenuta sulla base del sistema cartesiano, normalmente utilizzato nella progettazione architettonica – spiega Masahiro Harada dello studio Mount Fuji Architects –comporta vantaggi in termini di espansione secondo un orientamento orizzontale fisso. Un sistema tuttavia non adatto a questo contesto. Di qui la nostra decisione di adottare il sistema polare, che descrive la posizione di un elemento in base a distanza ed angolazione dal centro del sito”.
La Tree House si sviluppa attorno ad un pilastro centrale di 1,1 m di diametro che divide lo spazio interno in quattro aree diverse. Il pilastro è composto da 32 pannelli in LVL (Laminated Veneer Lumber)* di 51 mm di spessore, assemblati ad angolo retto, che ruotano di 360°. Ciascun pannello, ruotando, cresce di 55 mm rispetto al precedente. Ne risulta, a rotazione completa, uno spazio con un’altezza aumentata di 1,7 metri. Le differenti altezze che si creano con questo sistema contraddistinguono ciascuna delle quattro aree in cui lo spazio è articolato. TREE HOUSE - © PHOTOGRAPHER KEN`ICHI SUZUKI
“Quando ti siedi a terra, in prossimità del tronco centrale, e guardi in alto, riesci a vedere lo sviluppo radiale dei singoli elementi, che ricorda la ramificazione di un albero”.
* Pannello a base di legno, composto da un insieme di fogli di legno sovrapposti con la fibratura parallela e resi solidali mediante incollaggio con resine sintetiche termoindurenti e pressatura a caldo.

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