I vincitori di 'Un'idea per la ricostruzione'


Si è recentemente concluso il concorso in due fasi "Un'idea per la ricostruzione",lanciato nell’aprile 2009 dalle riviste “PresS/Tletter” e “The Plan” con il supporto dell’InArch, l’Istituto Nazionale di Architettura. La competizione era finalizzata a sviluppare proposte perl’habitat temporaneo in situazioni di emergenza con particolare riferimento al recente terremoto in Abruzzo.
Le strutture avrebbero dovuto essere smontabili e riutilizzabili in altre situazioni di emergenza oppure facilmente riciclabili ed inseribili nel nuovo tessuto edilizio urbano.

La cerimonia di premiazione dei vincitori ha avuto luogo a L'Aquila ed ha visto i fiorentini di TAD, guidati da Roberto Bologna meritare il primo premio del concorso con la proposta “MIA”.

Si sono invece aggiudicati il titolo di 2°classificato ex aequo i team di RRS-studio, guidato da Riccardo Renzi con il progetto "ABITABI" e lo studio 3gatti di Francesco Gatti con "House in a bag". La shortlist del concorso comprendeva i team di Ascani+Cassotta, b4architects, Caman, Ledarchitecturestudio, Losacco+Sciarpa, Morabò e Roberto Masini.

MIA è un sistema abitativo temporaneo composto da due elementi, il modulo infrastrutturale e il modulo abitativo; insieme costituiscono l'unità funzionale alla base della configurazione dell'insediamento temporaneo. Particolare attenzione è prestata alla qualità dell'abitare, con la dotazione di una pertinenza esterna protetta ad integrazione dello spazio confinato privato e la creazione di un insieme articolato di spazi aperti o semi-aperti di tipo urbano in cui le modalità aggregative delle unità funzionali del sistema generano un differente grado di appropriazione dello spazio (da privato a pubblico). Dal punto di vista della compatibilità ambientale MIA, oltre ad assicurare il controllo dei parametri fondamentali, garantisce la riduzione dei consumi energetici ed è reversibile in quanto può essere ricollocato, riutilizzato nei suoi componenti principali e secondari. Un'ipotesi compatibile con il caso abruzzese è di riutilizzare il sistema abitativo come residenze o servizi temporanei per il turismo; il modulo infrastrutturale può essere impiegato per usi alternativi all'emergenza in cui è richiesta una installazione temporanea essenziale. MIA è progettato con criteri di modularità dimensionale ed è realizzabile con componenti prefabbricati facilmente trasportabili e assemblabili a secco”, spiegano i progettisti del gruppo TAD.

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