Una casa galleggiante che, in caso di inondazione, è in grado di navigare portando in salvo gli abitanti. Si tratta della Float House, un prototipo di casa prefabbricata costruita lo scorso anno a New Orleans per la fondazione Make It Right istituita e finanziata da Brad Pitt. Il progetto è risultato della collaborazione tra lo studio Morphosis guidato da Thom Mayne e il dipartimento di Architettura e Urban Design dell’UCLA.
Peculiarità della Float House è la sua capacità di rispondere all’ambiente, in modo da prevenire disastri come quello causato a New Orleans con il passaggio dell’uragano Katrina.
La casa appoggia su una base alta 1,2 metri, e si solleva solo in caso di una grave inondazione.
Le fondamenta sono state concepite come una sorta di telaio separato dal guscio, allo stesso mondo in cui il telaio di una macchina è separato dalla carrozzeria. In casi di alluvione, man mano che il livello dell’acqua aumenta, la base dell’abitazione si sposta verticalmente su pilastri guida fino ad un’altezza di 3,6 metri, consentendo alla casa di comportarsi come una zattera.
“Il telaio – spiega l’architetto Mayne – è una fondazione galleggiante fatta di una schiuma espansa di polistirene rivestita in cemento rinforzato con vetroresina, che contiene tutti i cavi, i sistemi elettrici e le tubature. Il telaio viene consegnato con questi sistemi preinstallati e permette di realizzare una residenza flessibile al di sopra”.
Il guscio permette ai residenti di costruire la casa che desiderano al di sopra del telaio, che racchiude al suo interno i sistemi meccanici e gli impianti elettrici.
Costruita con sistemi di prefabbricazione, la Float House può essere prodotta in serie con riduzione al minimo dei lavori di cantiere, e consequenziale abbattimento dei costi.
La casa galleggiante di Morphosis è inoltre autosufficiente dal punto di vista energetico. In situazioni di emergenza è infatti in grado di produrre energia e raccogliere acqua, almeno per tre giorni consecutivi.
"Gli studenti dell'UCLA - raccontano dallo studio Morphosis - hanno presentato una ricerca sulle diverse tipologie residenziali sparse nel mondo e uno studio sulle diverse strategie costruttive adottate, focalizzandosi sulla quella unifamiliare. Queste ricerche, combinate con i nostri studi iniziali, hanno guidato le scelte tecnologiche e di progetto, e ci hanno portato a quelle che riteniamo essere le soluzioni più appropriate".
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