Tre deputati del pdl hanno presentato una nuova proposta sul condono edilizio. questa volta, dopo che il governo aveva detto no all'ultimo testo, giudicato inammissibile e osceno da varie parti, il testo propone di sistemare entro sei mesi tutti gli arretrati delle sanatorie del 1985, 1994 e 2003. l'obiettivo è smaltire le innumerevoli istanze che giacciono nei comuni in alcuni casi da oltre vent'anni
oggi all'ottava commissione della camera si discute una nuova proposta di legge "disposizioni per accelerare la definizione delle pratiche di condono edilizio al fine di contribuire alla ripresa economica", che prevede di sistemare tutte le domande di condono edilizio giacenti nei comuni, relative alle tre principali sanatorie degli ultimi vent'anni. secondo il testo l'eccesso di burocrazia legato al vincolo paesaggistico avrebbe frenato troppe domande, lasciando nell'incertezza molti proprietari
il cavallo di troia che vogliono usare i proponenti è sempre lo stesso: con il condono dei condoni ci sarà un grande afflusso di imposte nelle casse dei tristi comuni. e in più, dicono, si porrebbe fine all'ingiustizia che impedisce ai proprietari di fare regolare manutenzione o di ristrutturare la propria casa. che, ricordiamolo, è abusiva, quindi illegale
se passasse questo testo di legge, cosa di cui dubitano tutti, verrebbe praticamente sanato l'insanabile. il grande dubbio è però questo: come si fa a smaltire in sei mesi le pratiche accumulate in vent'anni? i tre firmatari del disegno di legge forse hanno qualche risposta in merito
ricordiamo chi sono i tre firmatari del disegno di legge. si tratta di Maria Elena Stasi, che fu prefetto di Caserta, luigi Cesarò, deputato e presidente della provincia di Caserta.
Articolo visto su idealista.it
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