ITALIA: assicurazioni 4 volte più care di tutta Europa.

assicurazioni1 Boom delle assicurazioni, dei servizi finanziari, degli affitti, dei pacchetti vacanza. Dal 1996 a oggi i prezzi di molte delle voci che compongono la spesa delle famiglie italiane sono lievitate ben oltre la media dei paesi di Eurolandia. L'unico settore nel quale si risparmia sono le telecomunicazioni, che costano oltre il 30% in meno rispetto a 13 anni fa. A certificare l'andamento dei prezzi è il Dipartimento del Tesoro del ministero dell'Economia, mentre UNIONCAMERE rincara la dose: negli ultimi 5 anni le tariffe pubbliche sono aumentate del 15% (5 punti in più dell'inflazione), mentre quelle locali addirittura del 20%. Secondo il Tesoro, la voce che in questi 13 anni è aumentata di più è quella relativa alle assicurazioni, con un rincaro del 131,3%, quattro volte rispetto alla zona euro (+35,3%). La galoppata di rc auto e degli altri prodotti assicurativi pone l'Italia saldamente al primo posto in questa voce: al secondo c'è il Regno Unito (+78,6%) e al terzo la Spagna (+67,4%). Per lo studio, sono molte le voci che più insistono sull'economia delle famiglie e che hanno un andamento superiore a quello medio della zona euro e anche a quello degli altri Paesi. Il prezzo dei servizi finanziari (+89,9%), comparto nel quale rientrano anche quelli bancari, viaggia a un ritmo doppio rispetto a Eurolandia, dove l'aumento è del 43%, e quadruplo rispetto alla Francia (+22,2%). Rincari record anche per gli affitti: il +49% dell'Italia è secondo solo al +72,9% della Spagna e superiore al +28,1% della media. L'acqua potabile è invece cresciuta del 68,4% contro il 41% di Eurolandia, i rifiuti del 68,3% (+55,4% in Europa), l'elettricità del 36,2% (+31,9%), i trasporti marittimi dell'86,2% (+47,2%) e i servizi postali del 37,6% (+27,3%). Anche per il classico shopping in Italia la spesa è aumentata ben più che altrove: +22,4% per l'abbigliamento (+8,9% in Europa); il +29,8% delle calzature si confronta con il +18,1% di Eurolandia; per i libri in Italia si spende il 34,2% in più, contro il +24,6% dell'eurozona. Molto minore è invece il distacco nel carrello della spesa: gli alimentari sono aumentati del 32,6% in Italia e del 30% in Europa. Se l'unica voce con il segno meno sono le tlc (-31,1%), in altri casi si registrano invece aumenti inferiori alla media della zona euro. E' il sorprendente caso della benzina: la voce carburanti e lubrificanti in Italia è cresciuta del 36,1%, meno degli aumenti registrati in tutti gli altri Paesi presenti nello studio e anche meno della media europea (+54,9%). A tutto questo, spiega UNIONCAMERE, si aggiunge il netto rincaro delle tariffe: per i rifiuti urbani e per l'acqua il rincaro è stato di circa il 30%, le tariffe postali sono rincarate di circa il 13%, quelle autostradali di circa il 15%, quelle ferroviarie del 26%, mentre per i trasporti marittimi l'impennata è stata di oltre il 38%. E i consumatori ripartono all'attacco: per il Codacons i dati dimostrano come "l'Italia sia la maglia nera d'Europa", mentre Adusbef e Federconsumatori chiedono un intervento del Governo che, ricordano, "si era impegnato ad un blocco delle tariffe

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