Eco Pod: ricoprire di alghe i vecchi edifici per produrre energia pulita.




Arriva da Boston l’ultima chicca in campo dienergie alternative. Si chiamano Eco Pod e sono nuovi ed innovativi metodi di produzione di energia derivante da biocombustibile. Ma vediamo meglio di che si tratta.
L’idea è degli studi americani Höweler + Yoon Architecture (vi consiglio di vedere i loro lavori) e Squared Design Lab e nasce per stimolare l’economia e l’ecologia della città di Boston. Strutture verticali temporanee pronte ad abbellire la città e produrre energia.
L’Eco Pod è un nuovo metodo per produrre energia alternativa, pulita e rinnovabile, che interviene sui vecchi edifici, ormai abbandonati. Nell’attesa di un eventuale recupero, questi edifici diventano dei veri e propri supporti verticali per bioreattori di micro-alghepronti a produrre energia per la città.
In questo modo le strutture, da ruderi abbandonati, si trasformano in edifici ad alto impatto visivo ricoperti da capsule multiple (prefabbricate) fonte di bio-combustibili che, nel caso delle micro-alghe è pari a 30 volte di più per acro rispetto ai tradizionali bio-combustibili. In più, diversamente da altri biocombustibili, le micro alghe crescono su qualsiasi tipo di supporto, anche su superfici verticali e, durante la fotosintesi, trasformano l’anidride carbonica in ossigeno
Tutta la struttura portante, inoltre, è stata progettata per spostare agevolmente le varie capsule grazie a particolari bracci meccanici (azionati con la stessa energia prodotta dalle micro-alghe) per massimizzare la crescita delle alghe e quindi il rendimento.
Li trovo un ottimo esempio di recupero urbano, buono anche come giardino verticale e un eccellente utilizzo sperimentale di nuovi bio-combustibili. La sperimentazione continua per questo splendido esempio di crescita economica e culturale! Staremo a vedere gli sviluppi!

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