Situati sulle pendici ondulate delle colline vicino a Saint Emilion, i vigneti si presentano al visitatore come ampi campi nei quali i tracciati lineari dei filari incontrano le superfici articolate del terreno. Disegnano un paesaggio di un raffinato equilibrio fra le trasformazioni attuate dall’uomo e la natura dove i toni verdi, lungo le stagioni, sfumano nel giallo-grigio dell’inverno.
“È in questo contesto di commovente bellezza, pieno di storia e di memoria – afferma l’architetto Botta - che Silvio Denz mi ha chiesto il disegno di una nuova cantina.
Ho immaginato uno zoccolo in pietra parzialmente interrato con gli spazi necessari alla produzione ed al deposito delle barriques per l’invecchiamento. Una sola emergenza architettonica svetta al centro - una torretta per le attività di incontro con il pubblico, la degustazione - ed in alto, aperta sul paesaggio, un’ampia terrazza coperta. Il rivestimento esterno in pietra naturale gialla con una tessitura semplice sottolinea i tracciati geometrici della composizione. Il progetto stabilisce un confronto fra l’architettura “razionale” costruita dall’uomo e l’andamento “organico” del paesaggio nell’intento di favorire un arricchimento reciproco”.
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